La tua email
Potrei essere diverso ma ho deciso di essere uguale a me stesso

Potrei essere diverso ma ho deciso di essere uguale a me stesso

  Ciao cuoricino mio, sei il mio tesoro dolce, la brezza di un mattino di primavera, la mia stella al neon tra le stelle cinesi già spente prima dell’acquisto, il cartonato tra mille edizioni economiche, laborsaverdeerossadiGuccioioicom’èbella tra quelle del mercatino, il ristorante cinque stelle (e non del Movimento) tra le trattorieammazzagallettievinodasborniacolossale,malditestaafooopermesi. Ti è mai capitato di sentirti come se avessi finito AirWick in bagno dopo una tempestosa rivoluzione? Oggi sarò più Aristippico. Sto uscendo dall’apparenza, che credo sia il male del millennio, ed è stato come il pellegrinaggio d’una vita, rimettere in discussione ogni piccolo freno che mi causava malessere. Sto uscendo dall’ipocrisia, che credo sia la rovina del libero pensiero, ed è stato come cantare Gaber al concerto dei Mororhead. Sto uscendo dalle connivenze, dalle paure, dalle incertezze, e canto stonato storpiando parole in una lingua sconosciuta. Visto l’impreparato fisico per la prova costume mi presenterò col grembiule intero, per salvare la vostra decenza e l’immagine della spiaggia e del litorale intero. Ciao ragazza ciao, ti saluto contento di una mia nuova cacofonia liberatoria. N.B. ho anche tirato lo sciacquone e pulito con lo scopino.