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Seneca S.r.l. e il fermo amministrativo di Equitalia

Seneca S.r.l. e il fermo amministrativo di Equitalia

La sorte con Seneca è stata davvero beffarda; giusto rimettendo a posto qualche data mi sono accorto che avrebbe potuto ben figurare da Cristo: Seneca nacque negli ultimi anni a.C., forse quattro, ed ha rischiato di morire nel 39 d.C. per mano di Caligola, salvato poi, come si dice dalle mie parti, per il rotto della cuffia, da una delle amanti dell’imperatore. Tutto sommato non ci è andata male perché adesso saremmo già nel 2022 e la cosa più drammatica starebbe proprio nella sigla d.S. che rievoca delle bruttissime sensazioni. Digressioni a parte Seneca è un gran leggere, rilassante, appagante (per le sue teorie forse addebitante), giusto un tintinnino utopistico, come l’idea di famiglia del mulino bianco all’interno di Beautiful. E pensare che nella sua filosofia Seneca amava dire: è l’esempio che conta, l’azione, figuriamoci se fosse stata tutta teoria. Ora premettendo che la nostra cultura nasce e si è sviluppata grazie a questi stupendi classici del pensiero mi viene da chiedermi, soprattutto in un periodo di revisionismo storico, dove si arriva a dire che i lager sono stati tutta una finzione cinematografica, perché non ci dovrebbe essere anche la finzione filosofica? Conclusione: Seneca è un’invenzione di Equitalia. Che ripensandoci son dei bei furbetti perché il primo libro, delle Lettere a Lucilio, è denso di nozioni stupende, quasi ci cascheresti ma dal secondo, fino al ventesimo, chi è astuto, e navigato, lo capisce che c’è qualcuno di potente dietro, un po’ come il Babbo Natale alcolizzato dalla Coca Cola. Ma veniamo agli spunti: Secondo libro, lettera 13: “Il saggio non si preoccupa del futuro”... e spendi; Quinto libro, lettera  43: “Vivi sempre come se tutti ti osservassero” ... compra vestiti e spendi; Sesto libro, lettera 57: “Ci sono delle reazioni fisiche che non possono essere dominate” a pago birbantello; finisco così con il libro ottavo lettera 71: “Bisogna tendere al sommo bene, in qualunque circostanza”, ti puoi permettere un pandino, c’è scritto proprio così, fai le rate e prendi un Maserati Ghibli, oh è motore Ferrari, un’occasione. Scusate ma il vino e Seneca si sposano troppo bene e fanno brutti scherzi. Seneca, Lettere a Lucilio, semplicemente un capolavoro però andateci piano, sorseggiatelo con cura.